i nuovi poveri...
Fanno la coda alle mense dei poveri, quando fino a qualche tempo fa avevano un lavoro, uno stipendio e una vita tranquilla. Sono i nuovi poveri.
Ogni sera in via Santa Caterina un "popolo" di invisibili si mette in fila, firma la sua presenza su una lunga lista, condivide una tavola e consuma un pasto caldo. A tratti sembra di essere piombati in un'osteria, gli avventori stasera sono 139, arrivano alla spicciolata e si accomodano dove capita, ma meglio sedere vicini agli "amici". Siamo alla mensa della Caritas e gli ospiti non sono i "senzatetto" che potremmo aspettarci. Non solo. Un team fatto di giovani volontari, due suore e una responsabile (la signora Franca) aprono le porte alle 17.40, servono acqua, portate dal primo alla frutta, poi sparecchiano e rimettono in ordine le sale.
I NUOVI POVERI. Tenute dignitose, barba e capelli fatti, persino una cravatta e un paio di tacchi: "Gli utenti sono cambiati. Adesso c'è chi ha perso il lavoro e non ce la fa - racconta la responsabile della mensa, la signora Franca - ci sono tante badanti che non lavorano e fanno fatica a mangiare. Noi siamo aperti tutti i giorni e dal lunedì alla domenica li accogliamo per dar loro quella specie di famiglia e quella tranquillità di cui hanno bisogno.
Erika Bertossi 20 marzo 2014“
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