Ma è vero che è meglio non
mangiare ostriche nei mesi senza “R”?
Seconda una tradizione, le
ostriche non andrebbero mangiate durante i mesi più caldi. Come mai? Una
spiegazione scientifica esiste ed è piuttosto interessante.
Non tutti lo sanno, ma è
vero che non bisognerebbe mangiare le ostriche nei mesi che non hanno la “r”.
Potrebbe sembrare una storiella e invece è soltanto un modo simpatico per
ricordarsi in quali periodi dell’anno è preferibile non mangiare ostriche crude.
I mesi senza la “r” in
francese, così come in inglese, sono maggio, giugno, luglio e agosto. Gennaio,
diversamente dalla lingua italiana, ha invece la “r”. Un altro modo simpatico
per tenere a mente questo importante consiglio è ricordarsi che la “r” sta per
rischio.
Ma per quale motivo non
bisognerebbe mangiare ostriche nei mesi primaverili ed estivi? In questo
periodo dell’anno, il caldo rende problematici il trasporto e la conservazione
delle ostriche che, solitamente, vengono mangiate crude. Nel 1752, a Parigi,
venne emessa un’ordinanza di polizia che vietava il commercio di ostriche
durante l’estate. Nel tempo, la tradizione è rimasta invariata, nonostante
l’introduzione del moderni sistemi di refrigerazione che rendono praticamente
nullo il rischio di deterioramento.
Tuttavia, questo è solo
uno dei motivi per cui si evita di mangiare ostriche nei mesi estivi. Un altro
motivo, il più importante, è da ricercarsi nelle alghe che proliferano lungo la
costa dei paesi più caldi, soprattutto durante l’estate, e hanno la tendenza a
diffondere in acqua tossine, facilmente assorbite dalle ostriche.
Da Curiosone di Massimiliano
Bonivi
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un tuo commento